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Endoftalmite

21 Luglio 2017 by carmineciccarini

Si definisce endoftalmite una infezione grave dell’occhio che interessa la camera vitreale

L’endoftalmite è sempre secondaria ad interventi chirurgici oculari di qualsiasi tipo compreso le inezioni intra-vitreali. Nella maggior parte dei casi sono è sostenuta da germi gram positivi e talvolta gram negativi;  esistono anche endoftalmiti asettiche di natura chimica per intolleranza ad uno dei componenti introdotti con la terapia intra-vitreale.

L’endoftalmite è indubbiamente, a mio avviso, il peggiore incubo dell’oculista per i gravi problemi a cui può condurre fino alla perdita della vista.

Endoftalmite che coinvolge sia la camera anterioche che posteriore; provoca una intensa infiammazione per uveite totale.

Sintomi

Il paziente a breve distanza dall’intervento (2/3 giorni) avverte un forte calo del visus con dolore oculare e perioculare, occhio rosso, spesso con chemosi (rigonfiamento della congiuntiva) e fotofobia.

Alla visita oculistica lo specialista nota intorbidimento della camera anteriore, spesso pieghe della cornea e materiale corpuscolato (tindal positivo); non è raro trovare ipopion (deposito di materiale leucocitario e purulento) in camera anteriore.

Il fondo dell’occhio a volte si osserva con difficoltà èer la presenza di materiale purulento o in ogni caso torbido, per l’infiammazione del vitreo (vitreite).

Ipopion; nella parte bassa della camera anteriore si vede del materiale giallastro di origine purulenta.

I germi maggiormente responsabili sono come detto gram-positivi; in particolare staffilococchi (80%) presenti sulla pelle e nelle ciglia. Questo spiega perché è importante, prima di qualsiasi intervento, pulire la pelle perioculare con betadine al 100% (naturalmente ad occhio chiuso) ed iniettare la stessa soluzione al 50% abbondantemente dentro l’occhio. Bisogna lasciare almeno per 3 minuti il disinfettante e non pulirlo subito come spesso accade.

Accanto agli staffilococchi gli enterococchi, lo pseudomonas, l’eschierica coli. Le forme funginee sono quasi sempre sontenute dalla candida albicasns.

Terapia

L’oculista deve agire prontamente in caso di endoftalmite iniettando il ceftriaxone per via para-bulbare e sottocongiuntivale; lo stesso farmaco va iniettato a dosaggio di 1gr per via intramuscolare 2 volte al giorno e va associato alla levofloxacina 500mg per via orale 2 volte al giorno.

Per uso topico è consigliabile procedere:

  • moxifloxacina (viagamox) 2 gocce 6 volte al dì
  • cloramfenicolo e betametasone (betabioptal) 2 gocce 6 volte al dì
  • levofloxacina collirio (oftaquix) 2 gocce 6 volte al dì

Naturalmente bisogna fare attenzione ad eventuali allergie del paziente e somministrare i colliri a 15 minuti di distanza l’uno dall’altro.

Caso clinico

Riporto questa terapia per una grave endoftalmite purulenta con ipopion che ho avuto occasione di osservare in una paziente che lo stesso giorno dopo una intravitreale si era infettata in un pollaio toccandosi gli occhi con il materiale che si può facilmente immaginare. Naturalmente, poiché in caso di processo in giudice non tiene conto degli atteggiamenti sconsiderati dei pazienti, ho agito come sopra descritto. Il risultato è stato che dopo 10 giorni la paziente non aveva alcuna traccia di materiale purulento.

Per schiarire la cornea ulteriormente ho utilizzato 0.5ml di triamcinolone acetonide ottenedo una restitutio ad integrum. A distanza di un anno, vista la profonda degenerazione del vitreo che determinava opacamenti saltuari e fastidiodi, ho deciso di rimuovere il vitreo sostituendolo con vitreo artificiale.



Dr. Carmine Ciccarini

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